L' anima cristiana

L'anima cristiana
La Chiesa è Madre nostra.
Ci genera alla fede con il suo magistero, ci comunica
la grazia con il suo sacerdozio, ci guida alla Città di Dio
con il suo governo spirituale.

La Chiesa ci fa nascere continuamente alla vita divina.
L'anima cristiana è figlia della Chiesa. Docilmente si
lascia insegnare applicando tutta la sua intelligenza, tutta
la lucidità del suo spirito, a meglio comprendere la fede.
Cerca le ragioni di credere, contempla l”insieme dei
misteri cristiani alla luce superiore ed unificatrice della
Trinità. Riflette, prega, si sente infinitamente sovrastata
dalla trascendenza di Dio, ma sotto la guida della Chiesa
e dei suoi dottori essa afferra sempre meglio la profonda
armonia del disegno di Dio realizzante questo unico pro-
getto attraverso tutti gli avvenimenti della storia del
mondo: comunicarci la sua vita ed introdurci nella sua
famiglia divina per rimanervi per sempre «in comunione
con il Padre ed il Figlio›› (cfr. 1 Gv 1,3) nell'unità dell'u-
nico Spirito d”Amore.

L'anima cristiana domanda al sacerdozio della Chiesa
di divinizzarla in tutte le tappe della sua esistenza terre-
na; si appressa ai sette sacramenti come alle sorgenti
della vita, che Gesù Cristo ha affidato ai suoi sacerdoti,
al fine di trasformare le anime in Lui per mezzo del loro
ministero. 

Il Battesimo ci fa figli di Dio e della Chiesa; la Cre-
sima ci designa e conferma come i militanti, i testimoni,
gli apostoli di Cristo, i difensori della sua Chiesa; l'Euca-
ristia opera, ogni giorno di più, la nostra trasformazione
in Cristo per opera dell”amore; la Penitenza ci restituisce
la vita divina perduta con il peccato e ci libera dalle ten-
denze cattive che minacciano il nostro progresso verso la
santità. Secondo la nostra vocazione personale nel Corpo
mistico di Cristo, l”Ordine e il Matrimonio ci fissano nella
nostra missione al servizio della società cristiana. Poi,
quando la vita volge al tramonto, il Signore del nostro
Battesimo viene a prenderci; e, dopo una suprema
Unzione della sua misericordia, ci porta dritti in Paradiso.

L'anima cristiana aderisce con tutto il cuore alle
minime direttive della Chiesa, fidandosi della missione
della quale Gesù ha incaricato Pietro ed i suoi successori;
essa ricorda le parole di Gesù: «Tu sei Pietro e su questa
pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non
prevarranno contro di essa›› (Mt 16,18), e rammenta
anche l'avvertimento del Maestro: «Chi ascolta voi
ascolta Me, chi disprezza voi disprezza Me» (Lc 10,16).
Obbedire al Papa è obbedire a Cristo, respingere il Papa
è respingere Cristo.

Le leggi dell”Incarnazione e le condizioni della nostra
natura umana, corporale e spirituale insieme, non esigo-
no, infatti, degli intermediari visibili che possano assicu-
rarci che Gesù Cristo ci parla per loro mezzo?.Tutto è
divino ed umano nella Chiesa di Cristo, ad immagine del
Suo Fondatore, vero Dio e vero uomo, nell'unità di una
stessa Persona divina.

Ma l'anima increata della Chiesa è la Santissima Trinità. .
Attraverso la gerarchia visibile, l°anima cristiana
entra in comunione con la Trinità invisibile:
- con la natura del Padre, per mezzo della grazia del
Battesimo,
- con il Verbo, per mezzo della fede propostaci dal
magistero della Chiesa,
- con lo Spirito d'Amore, per mezzo della carità che
ci colloca nel cuore della Chiesa in piena comunione dei
santi,
_- con l'azione indivisibile di tutta la Trinità nel mon-
do, la quale utilizza a sua disposizione le «cause seconde»
e la regalità della Chiesa per la realizzazione dei suoi
disegni eterni.
 Noi apparteniamo ad un Corpo ecclesiale, il cui Capo
si trova nell”interno della SS. Trinità: è il Verbo Incarna-
to, il quale ci associa alla sua grazia nell”unità di una
stessa Persona mistica, ci associa al suo pensiero, al suo
amore, alla sua azione, alla sua sofferenza espiatrice e
redentrice, al culto filiale del suo eterno sacerdozio.
 L”anima cristiana, in quanto figlia della Chiesa,
diviene erede della SS. Trinità, coerede di Cristo, chia-
mata alla stessa sua gloria nella visione del Verbo, nel
quale si compirà un giorno la storia del mondo «nella
consumazione di tutti gli uomini nell'unità›› con Dio.

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