La stupidità non è una virtu

La stupidità non è una virtù
Il cristiano intelligente non rimane addormentato e passivo di fronte a nessuna circostanza della vita, ma in tutte le cose scopre sempre un rapporto attivo di responsabilità, sa tessere una trama invisibile di consapevolezza. A un cristiano non è permesso di essere assente davanti a nessun problema sia di ordine ideale che di ordine pratico o di essere rinunciatario e neutrale come se questa o quella cosa non lo interessassero affatto. Sia nella scuola che sul lavoro, sia nella professione che nella politica, chi si professa credente non può separare la propria attività dalle norme morali della sua fede, perché ogni insufficienza personale in questo campo coinvolge la sua testimonianza. Noi abbiamo il grande vantaggio di sapere il fine e il perché della vita, e questo dovrebbe essere un continuo stimolo a intuire, a capire, a intervenire con una azione intelligente, volenterosa e attiva. Un grande santo scrisse un giorno una frase che dovrebbe essere una norma di vita, piccola o importante che sia: « pregare come se tutto dipendesse da Dio, lavorare come se tutto dipendesse da noi ». Soltanto quando ci buttiamo nell'azione con la certezza che il nostro contributo alla vita è decisivo e importante pur nella sua apparente piccolezza, soltanto quando abbiamo la certezza che il bene si realizza anche attraverso il nostro piccolo contributo di intelligenza e di operosità, allora possiamo mettere da parte le esitazioni della timidezza e la paura del dubbio e uscire dal nostro dolce far niente che è il vero grande peccato contro lo spirito. Il Signore ha detto che soltanto i coraggiosi e i violenti possono conquistare il regno di Dio, ribadendo ancora una volta il concetto che nella vita senza sforzo e lotta non si ottiene assolutamente nulla. Come non si può essere buoni senza lottare con intelligenza e con chiarezza, così non si può essere portatori di bene nel mondo pubblico e sociale subendo passivamente le circostanze, come spaventapasseri che se ne stanno fermi e passivi in mezzo ai campi di grano. Certamente fare non significa strafare, agire con intelligenza non significa essere dei prepotenti arroganti o degli impiccioni che dicono fanno tutto non sanno far nulla. Agire con intelligenza significa superare le opposizioni, gli ostacoli, cercare di essere i testimoni di una fede che nel tempo realizza e prepara i valori dell'eterno. Anche nelle piccole cose quotidiane, anzi soprattutto nelle piccole cose di ogni giorno.

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