Gesù di Nazareth capitolo 8


Gesù  di Nazareth capitolo 8
Gesù guarisce due ciechi
Mr 9, 27-31.

 * Mentre Gesù si allontanava di là, due
ciechi lo seguirono gridando: « Abbi pietà
di noi, Figlio di Davide! ››. E giunto a
casa, due ciechi gli si presentarono e Gesu'
chiese loro: « Credete voi che io possa
far questo? ››. Gli rispondono: « Sì, Signo-
re ››. Allora egli toccò i loro occhi dicen-
do: << Vi sia fatto secondo la vostra fede ››.
Subito i loro occhi si aprirono. E Gesù li
ammonì severamente: « Badate, nessuno
lo sappia ››. Ma quelli, appena usciti di-
vulgarono la sua fama in tutta quella
regione.

Gesù libera un muto indemoniato
Mt 9, 32-34.

 * Usciti i ciechi, gli portarono un muto
indemoniato. E, cacciato il demonio, il
muto parlò. E le folle si meravigliarono:
« Non s'è mai visto nulla di simile in Israe-
le! ››. Ma i farisei dicevano: « E' per mez-
zo del principe dei demoni che egli scac-
cia i demoni ››.

Gesù predica a Nazareth, ma vi è cacciato
Mt 13, 53-58. Mc 6, 1-6. Lc 4, 16-30.

 * E venne a Nazareth dove era stato al-
levato, e il sabato entrò, secondo la sua
usanza, nella sinagoga, e si alzò per leg-
gere. Gli fu dato il libro del profeta
Isaia; ed egli, sroltolo, trovò il passo dove
stava scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo egli mi ha consacrato con
l'unzione; 
mi ha inviato ad annunziare la buona
novella ai poveri,
a proclamare la liberazione ai prigio-
nleri e il ricupero della vista ai ciechi,
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l'anno di grazia del Si-
gnore.Poi, arrotolato il volume e resolo al-
inserviente, si sedette. Gli occhi di tutti,
nella sinagoga, eran rivolti a lui. Comin-
ciò col dire loro: « Oggi ha il suo compi-
mento questa scrittura ch'è risonata alle
vostre orecchie ››. E tutti gli rendevano
testimonianza ed erano meravigliati delle
parole di grazia che uscivano dalla sua
bocca, e dicevano: « Non è forse questi il
figlio di Giuseppe?››.
Egli disse loro:_ «Certamente voi mi
citerete il proverbio: “Med1co, cura te
stesso”. Quelle cose che udimmo avvenute
in Cafarnao, compile anche qui nella tua
patria». Ma egli disse: «Io vi dico in
verità che nessun profeta è ben accetto
nella sua patria. In verità vi dico: molte
vedove c'erano in Israele ai» giorni di Elia,
quando il cielo si chiuse per tre anni e sei
mesi e vi fu grande carestia in tutto il
paese;eppure a nessuna di .esse fu man-
dato Elia, se non in Sarepta di Sidone a
una donna vedova. "E molti lebbrosi
c'erano in Israele al tempo del profeta
Eliseo; eppure nessuno di questi fu mon-
dato se non Naaman il siro ››.
Allora nella sinagoga tutti divennero
colmi d'ira all'udire queste cose, e leva-
tisi, lo cacciarono fuori dalla città e lo
condussero fino a un ciglio del monte sul
quale la loro città era edificata per get-
tarlo giù. Egli però, passando in mezzo
a loro. se n'andò. '

Gesù lstruisce l dodici apostoli
M: 9, 35-38; 10, 1; 10, 5-15. Mc 6, 6-11. Lc 9, 1-5.

 * Gesù andava in giro per tutte le città
e per i villaggi insegnando nelle loro sina-
ghoghe e predicando il Vangelo del Regno
e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
E nel vedere le folle s'impietosì, perché
erano stanche e prostrate come pecore
senza pastore. "Allora disse ai suoi disce-
poli: «La messe è molta, ma gli operai
sono pochi. Pregate dunque il padrone
della messe, affinché mandi operai alla sua
messe ››.
E chiamati a sé i suoi dodici discepoli,
dette loro il potere di scacciare gli spiriti
impuri e di guarire ogni malattia e ogni
infermità.
Questi dodici Gesù inviò a predicare
dopo aver loro date istruzioni dicendo:
«Non andate per le strade dei pagani, e
nemmeno entrate nelle città dei Samari-
tani; “ma rivolgetevi piuttosto alle pecore
perdute della casa d'Israele. E, andando,
predicate e dite che il Regno dei cieli è
vicino. °Guarite gli infermi, risuscitate i
morti, mondate i lebbrosi, scacciate i de-
moni; avete ricevuto gratuitamente, gra-
tuitamente date. Non vi procurate né
oro, né argento, né rame nelle vostre cin-
ture, né bisaccia per il viaggio, né due
tuniche, né calzari, né bastone, perché
l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
“In qualunque città o villaggio entre-
rete, informatevi se vi sia qualche persona
degna, e là rimanete fino alla partenza.
Entrando in casa, salutate:  se la casa
è degna, venga su di essa la vostra pace;
se invece non è degna, la vostra pace
ritorni a voi. E se qualcuno non vi rice-
ve né ascolta le vostre parole, uscendo da
quella casa o da quella città, scuotete la
polvere dai vostri piedi.In verità vi di-
co: nel giorno del Giudizio sarà più tolle-
rabile la sorte per la terra di Sodoma e
di Gomorra che non per quella città.

Gesù dà istruzioni per il tempo della
persecuzione
Mt 10,16-42.

 * Ecco, io vi mando come pecore in
mezzo ai lupi: siate dunque prudenti come
serpenti e semplici come colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi
consegneranno ai tribunali, e vi flagelle-
ranno nelle loro sinagoghe; e sarete tra-
scinati davanti a governatori e a re per
causa mia a dare testimonianza a loro
e ai pagani. “Ma quando vi metteranno
nelle loro mani, non preoccupatevi di co-
me e di che parlare; perchè in quel mo-
nento vi sarà suggerito quanto dovrete
dire: non sarete infatti voi a parlare,
ma sarà lo Spirito del Padre vostro che
parlerà in voi.
Il fratello consegnerà il fratello per-
ché sia messo a morte, e il padre il figlio,
e i figli insorgeranno contro i genitori e
li uccideranno. “E voi sarete odiati da
tutti a causa del mio nome; ma chi avra'
perseverato sino alla fine, questi Sara
salvo. _
E quando vi perseguiteranno ln una
città, fuggite in un'altra, perché in verita'
vi dico: non finirete di percorrere le città
d'Israele, prima che venga il Fglio del'l'uomo. 
Non c'è discepolo sopra il maestro, ne
servo sopra il suo padrone. Basta al di-
scepolo essere come il suo maestro e al
servo come il suo padrone. Se hanno chia-
mato Beelzebul  padrone di casa, quanto
più i suoi familiari!  Non li temete dun-
que, perché non v'e nulla di nascosto che
non sarà svelato né di segreto che non
sarà conosciuto. Quello che io vi dico
nelle tenebre, ditelo nella luce: e quel che
udite all'orecchio, predicatelo sui tetti.
E non temete coloro che uccidono il
corpo, ma non possono uccidere l'anima;
temete piuttosto Colui che può e l'anima e
il corpo perdere nella Geenna.
Due passerotti non si vendono per un
soldo? Eppure, non uno di essi cade in
terra senza il permesso del Padre vostro.
Perfino i capelli del vostro capo sono
contati. Non temete dunque: voi valete
ben più di molti passeri.
“Chi dunque mi riconoscerà davanti
agli uomini, lo riconoscerò anch'io davanti
al Padre mio che è nei cieli; ma chi mi
rinneghera davanti agli uomini, anch'io lo
rinnegherò davanti al Padre mio che è
nei cieli.
Non crediate che io sia venuto a por-
tare pace sulla terra: non son venuto a
portare la pace ma la spada. Perché so-
no venuto a separare I'uomo da suo padre,
e la figlia da sua madre, e la nuora dalla
sua suocera:  e nemici dell'uomo saranno
i suoi familiari. "Chi ama il padre o la
madre più di me, non è degno di me; e
chi ama il figlio o la figlia più di me, non
è degno di me; e chi non prende la sua
croce e mi segue, non è degno di me.
Chi ha trovato la sua vita, la perderà; e
chi ha perduto la sua vita per amor mio
la troverà.
Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve
me, riceve colui che mi ha mandato. Chi
riceve un profeta perchè è profeta rice-
verà Ia ricompensa di profeta; e chi riceve
un giusto perché è un giusto, riceverà la
ricompensa del giusto. "E chi darà da
bere anche solo un bicchiere d'acqua fre-
sca a uno di questi miei piccoli discepoli
perché discepoli, in verità io vi dico non
perderà la sua ricompensa ››

Gesù e i dodici predicano in Galflea
Mt 11, 1. Mc 6, 12-13. Lc 9, 6.

 * Quando Gesù ebbe finito di dare le sue
istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di
là per insegnare e predicare nelle loro
città.

Erode Antipa è assalito dal dubbi
Mt 14, 1-2. Mc 6, 14-16. Lc 9, 7-9.

 * Erode il tetrarca udendo tutte le cose
che avvenivano, non sapeva che pensare,
perché alcuni dicevano che Giovanni era
risorto dai morti; “altri che era apparso
Elia; e altri che era risorto uno degli anti-
chi profeti. “Erode però diceva: «Gio-
vanni l'ho decapitato io: chi è dunque
costui del quale sento dire tali cose? ››. 
E cercava di vederlo.

Come avvenne il martirio di Giovanni
Battista
Mt 14, 3-12. Mc 6, 17-29.

* Erode infatti aveva mandato ad arre-
stare Giovanni e lo teneva in carcere a
causa di Erodiade, la moglie di suo fra-
tello Filippo, ch'egli s'era presa in moglle-
"Perché Giovanni aveva detto a Erode:
“Non ti è lecito tenere la moglie di tuo
fratello”. Perciò Erodiade gli teneva ran-
core e bramava di farlo morire; ma non
poteva perche Erode aveva timore di
Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo,
e lo faceva sorvegliare; quando lo udiva,
restava molto perplesso, tuttavia l'ascol-
tava volentieri. 
Ma venne il giorno propizio in cui
Erode, per il suo compleanno, offrì un
convito ai grandi della sua corte, agli uffi-
ciali e ai notabili della Galilea.  Ed en-
trata la figlia di Erodiade, e avendo bal-
lato, piacque a Erode e ai convitati. Allora
il re disse alla fanciulla: « Chiedimi quello
che vuoi e io te lo darò». “E le giurò:
« Qualunque cosa tu mi domanderai, 'te la
darò, fosse anche la metà del mio regno ››.
Ed essa, uscita, chiese a sua madre:
« Che cosa debbo chiedere? Quella rispose: 
« La testa di Giovanni il Battista ››.  E
subito, rientrata in fretta dal re, domandò:
« Voglio che tu mi dia subito su un piatto
la testa di Giovanni il Battista ››.  Il re
ne fu contristato, ma a causa del' giura-
mento e dei commensali non osò farle
un rifiuto. "E subito, chiamato un sica-
rio, ordinò di portare la testa di lui. E
questi andò, lo decapitò nella prigione e
portò la sua testa su un piatto e la diede
alla fanciulla; e la fanciulla la diede a sua
madre.
Saputo il fatto, i suoi discepoli anda-
rono, presero il cadavere e lo deposero
in un sepolcro.

Gesù opera la prima moltiplicazione dei pani
Mt 14, 13-21. Mc 6, 30-44. Lc 9, 10-17. Gv 6, 1-13.

 * E gli apostoli si raccolsero intorno a
Gesù e gli riferirono tutto quello che ave-
vano fatto e ciò che avevano insegnato
“Ed egli disse loro: «Venite ora in di-
sparte, in un luogo solitario, e riposatevi
un poco! ››. Poiché tanti erano quelli che
andavano e venivano così che essi non
avevano neppure il tempo di mangiare.
Partirono dunque in barca verso un
luogo deserto e appartato. Però molti li
videro partire e li riconobbero e da tutte
le città accorsero là a piedi, e  preven-
nero. “Quando Gesù sbarcò e vide tanta
folla, n'ebbe compassione, perché erano
come pecore senza pastore, e si mise a
insegnare loro molte cose.
Ed essendo l'ora già molto avanzata
i suoi discepoli si avvicinarono a lui e gli
dissero: << Siamo in un luogo deserto, ed
è già tardi; congedali, perché vadano per
le campagne e per i villaggi vicini e si
comprino qualche cosa ua mangiare».
“Ma egli rispose loro: «Date loro voi
stessi da mangiare ››. Ed essi: «Andremo
dunque a comperare duecento denari di
pane per dar loro da mangiare? ››. Egli
chiese loro: << Quanti pani avete? Andate,
vedete ››Informatisi, gli dicono: « Cinque
pani e due pesci». “Allora egli ordinò
di farli mettere tutti a sedere sull'erba
verde, a gruppi.  E si disposero a riqua-
dri di cento e di cinquanta. Allora Gesù,
presi i cinque pani e i due pesci, levò gli
occhi al cielo, disse la benedizione, spezzò
i pani e li diede ai discepoli perché li di-
stribuissero; e così pure divise i due pesci
fra tutti. “E tutti mangiarono e si sazia-
rono. Ed essi raccolsero i pezzi, con i
quali si riempirono dodici ceste, e anche
gli avanzi dei pesci.  E quelli che avevano
mangiato erano cinquemila uomini.

Gesù sfugge alla folla che vule farlo re
Mt 14, 22_23 Mc 6, 45-46. Gv 6, 14-15

 * Quegli uomini dunque, veduto il mira-
colo, dicevano: « Questi è davvero il pro-
feta che deve venire nel mondo» Ma
Gesù, accortosi che venivano per rapirlo e
farlo re, si ritiro' di nuovo, solo sul monte

Gesù cammina sulle acque del lago
Mt 14, 22-33. Mc 6, 47-52. Gv 6, 16-21.

 * Subito dopo Gesù ordinò ai suoi disce-
poli d'entrare nella barca e di precederlo
all'altra riva, mentre egli congedava le
folle. “E dopo averle congedate salì da
solo sul monte a pregare. E, fattasi sera,
era là tutto solo.
Intanto la barca, già lontana molti
stadi dalla riva, era sbattuta dalle onde,
perché il vento era contrario. Ma alla
quarta vigilia della notte Gesù venne verso
di loro camminando sul lago.  I disce-
poli, vedendolo camminare sul lago si spa-
ventarono perché pensavano che fosse un
fantasma, dalla paura si misero a gridare.
Subito però Gesù disse loro: « Rassicu-
ratevi, sono io! Non temete! ››. Pietro gli
rispose: « Signore, se sei tu, fa che io
venga a Te sull'acqua! ››. Ed egli disse:
<< Vieni! ››. Pietro, sceso dalla barca, comin-
ciò a camminare sull'acqua per andare
verso Gesù. Quando però vide il forte
vento s'impaurì; e siccome cominciava ad
affondare, gridò: « Signore, Salvamil >›.
Subito Gesù stese la mano, lo afferrò e
gli disse: « Uomo di poca fede, Perché hai
dubitato›› E saliti sulla barca, il vento
cesso.E quelli che erano sulla barca si
prostrarono dinnanzi a lui dicendo: «Ve-
ramente tu sei Figlio di Dio! ».

Gesù e i discepoli ritornano alla riva
occidentale del lago
Mt 14,34-36. Mc 6. 53-56.

 * Passati poi all'altra riva, approdarono
a Genezareth. " E gli abitanti di quel lug.
go lo riconobbero e diffuseno la notizia in
tutti i dintorni e portarono a lui tutti ì
malati, "e lo pregavano di lasciar loro
toccare anche solo l'orlo del suo mantello;
e quanti lo toccavano erano guariti.


Rispose Gesù: « Questa è l'opera di Dio,
che crediate in colui che egli ha mandato ››.
Gli domandarono: « Qual segno ci dai tu
perchè vediamo e crediamo in te? Quale
opera fai? “ll nostri padri  mangiarono la
manna  nel deserto, come sta scritto:
<:Dette  loro da mamgiare pane dal cielo” ››.
“Rispose Gesù: « In verità in verità vi
dico: Non Mosè vi ha dato il pane dal
cielo: ma il Padre mio vi dà il pane dal
cielo, qnello voro. Infatti il pane di Dio
quello che discende dal cielo e dà la vita
al mando ». Gli dissero dunque: « Signo-
rc, dacci sempre questo pane ››.
Gesù disse loro: « Io sono il pane della
vita. Chi viene a me non avra' più fame; e
chi crede in me non avrà più sete. Ma
io ve l'ho detto: voi mi avete veduto, ep-
pure non credete. Tutto quello che il Pa-
dre mi dà, verrà a me; e chi viene a me,
io non lo caccerò fuori, "perché io sono
disceso dal cielo non per fare la mia vo-
lontà, ma la volontà di Colui che mi ha
mandato. Ora questa è la volontà di Co-
lui che mi ha mandato, che di quanto egli
mi ha dato nulla io lasci andare perduto,
ma lo risusciti nell'ultimo giorno.  Perchè
questa è la volontà del Padre mio, che
chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia
la vita eterna e io lo risusciti nell'ultimo
giorno ».
I Giudci mormoravano di lui, perché
aveva detto: “Io sono il pane disceso dal
cielo”. E dicevano: « Non è costui Gesù,
il figlio di Giuseppe; non conosciamo noi
suo padre e sua madre? Come dunque può
dire: “Io sono disceso dal cielo?” ››. Ge~
sù rispose: « Non mormorate tra voi!
Nessuno può venire a me, se il Padre
che mi ha mandato non lo attrae; e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scrit-
to nei profeti: “Tutti saranno ammaestrati
da Dio”. Dunque, chi ha ascoltato il Pa-
dre e ne riceve l'insegnamento viene a
me. Nessuno ha però veduto il Padre
se non colui che viene da Dio: questi ha
veduto il Padre. In verità in verità vi
dico: Chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri
padri mangiarono la manna nel deserto,
son morti. Questo è il pane che discen-
de dal cielo: se uno ne mangia non morrà.
 lo sono il pane vivo disceso dal cielo.
Chi mangerà di questo pane, vivrà in eter-
no; e il pane che io darò è la mia carne
per la vita del mondo ››. 
Ma i Giudei discutevano tra loro di-
cendo: « Come può costui darci da man-
giare la (sua) carne? ››. Disse loro Gesù:
 ln verità in verità vi dico: se non man-
giate la carne del Figlio dell'uomo e non
ne bevete il sangue, non avrete la vita in
voi. Chi mangia la mia carne e beve il
mio sangue, ha la vita eterna, e io lo risu-
seiterò nell'ultimo giorno. Perché la mia
carne è vero cibo, e il mio sangue e' vera
bevanda. Chi mangia la mia carne e beve
il mio sangue, rimane in me, e io in lui.
Comr il Padre, i1 Vivente, `ha mandato
me, e io vivo per il Padre, così chi mangia
di me vivrà per me. Questo è il  pane
discesa dal cielo. Non è come quello che
mangiarono i padri e morirono. Chi man-
gia questo pane vivrà in eterno. Queste
cose disse Gesù insegnando nella 
sinagoga Cafarnao.
Ora molti dei suoi discepoli, avendolo
udito, dicevano:«Questo linguaggio è
duro; e chi può intenderlo?>> Ma
 Gesù, conoscendo dentro di sé che
i suoi discepoli mormoravano di questo, disse 
loro:\\Questo vi scandalizza? E quando ve-
drete il Figlio dell'uomo ascendere dov'era
prima? E lo spirito che vivifica; la carne
non giova a nulla. Le parole che io vi ho
dette sono spirito e vita; ma vi sono
tra voi alcuni che non credono ». Infatti
Gesù sapeva fin da principio chi erano co-
loro che non credevano e chi era colui che
lo avrebbe tradito. E soggiunse: « Per
questo vi ho detto che nessuno può ve-
nire a me se non gli è dato dal Padre ››.
Dopo queste parole molti dei suoi di-
scepoli si ritirarono e non andarono più
con lui. "Disse allora Gesù ai dodici:
« Volete andarvene anche voi? ››. Simon
Pietro gli rispose: « Signore, da chi andre-
mo? .Tu hai parole di vita eterna, e noi
abbiamo creduto e sappiamo che tu sei
il Santo di Dio! ››Rispose loro Gesù:
« Non fui io a scegliere voi, i dodici? Ep-
pure uno di voi è un demonio ››. Parlava
di Giuda, figlio di Simone Iscariota. Co-
stui infatti, uno dei dodici, stava per tra~
dirlo.

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