Regalità di Christo


Il pentito parla del regno. Ma che cosa vedi che assomigli a un re-
gno? Tu vedi solo la croce e i chiodi. Ma è proprio la stessa croce
ad essere segno del regno. Se chiamo re il Cristo, è proprio perché
lo vedo crocifisso; è dovere di un re morire per il suo popolo. Lo ha
detto lui stesso: «Il buon pastore dà la vita per le sue pecore». Il Cri-
sto ha dato la sua vita, ecco perché io lo chiamo re: «Ricordati di
me, Signore, nel tuo regno››. Vedi l'ardire del ladrone. Crocifisso,
non dimentica il suo mestiere e ruba, con la sua confessione, il re-
gno dei cieli. Per quanto mi riguarda, non solo lo ammiro, ma in-
vidio la sua sorte. «0ggi, tu sarai con me in paradiso». Quale ono-
re, quale grandezza della filantropia divina! Come ammiriamo il
medico che guarisce un uomo da una malattia apparentemente in-
curabile, così, fratelli, ammirate il Cristo, la cui potenza ha libe-
rato le anime da malattie mortali e reso degni del paradiso mal-
fattori che erano caduti in una perversità senza fondo.

Se Gesù, cedendo al fascino messianico, avesse trasformato mate-
rialmente il mondo in un paradiso, avrebbe avuto dei sudditi per
celebrare l'abbondanza, ma non avrebbe avuto dei discepoli per en-
trare nella sua esperienza e fare loro la sua passione di Dio. Gesù
è re perché vi sono dei discepoli che giocano liberamente la loro vi-
ta su questa passione. Pur non potendo provarlo con argomenta-
zioni scientifiche, questi discepoli sanno che la gioia che scaturisce
da questa passione, da quest'amore, da questa libertà, da questa
gratuità, è indispensabile alla riuscita delle ambizioni politiche ed
è fondamentale allo stesso modo del cambiamento delle strutture e
della pianificazione. Gesù non si limita a proporre un'utopia, a for-
mulare una speranza, converte il cuore.
(regalità di Cristo)

Durante la tua breve vita, forse venti o trent'anni,
chi ti ha amato?
Al fondo di te stesso
tu eri un uomo retto.
Le tue sole parole che ci siano giunte
hanno un suono limpido.



Ti sei rivoltato.
Hai assestato colpi duri... 
forse per la giustizia.
Hai avuto tutti contro.
Sei morto.
Sei morto. Ma non da solo.
Un altro era lì, in croce, come te.
Non ti ha giudicato, ti ha amato.
Ti ha riconciliato con te stesso.
Con il tuo Dio.
Con la vita.
Con noi tutti.
Eri un ladro, certo.
Un buon Ladro.

Nessun commento:

Posta un commento