I suoi occhi


Poiché ella era nata senza peccato, quale sorprendente solitudine!
Una sorgente così pura, così limpida, così limpida e pura, che non
poteva neppure vedersi riflessa la sua propria immagine, fatta uni-
camente per la gioia del Padre - o santa solitudine! Gli antichi de-
moni, familiari dell'uomo, padroni e servi al tempo stesso, i terri-
bili patriarchi che hanno guidato i primi passi di Adamo sulla so-
glia del mondo maledetto, l'Astuzia e l”Orgoglio, tu li vedi guarda-
re da lontano questa creatura miracolosa posta al di fuori della lo-
ro presa, invulnerabile e disarmata. Certo, il nostro povero spazio
non vale molto, ma l'infanzia commuove sempre le sue viscere, l'i-
gnoranza dei piccoli le fa abbassare gli occhi - i suoi occhi che co-
noscono il bene e il male, i suoi occhi che hanno visto tante cose!
Ma non è che l'ignoranza dopo tutto. La Vergine era l'Innocenza.

L'ala di un angelo invita
ai bordi del cielo il vento;
nella sua carezza abita
l'ombra del Dio vivente.
Un germe mette radice
nel nuovo giardino;
un fiore senza spine
ne scaturirà domani.
La carne immacolata
sottrae alla nostra notte
una fiamma stellata
dei sette doni dello Spirito.
Un soffio bruciante passa
sui campi dell'oblio
e subito tutto lo spazio
della tenerezza ha fremuto.

Umile serva del Signore,
amore risvegliato dalla grazia
Dio ti sceglie.
Beata, tu accogli il messaggio
del Signore della vita.
Terra feconda al vento di Dio,
la tua argilla nutre il seme
Dio ti benedice.
Il Verbo può germogliare nel tuo silenzio,
tu porti Gesù Cristo.
Gioia della Chiesa lungo il
tempo,
tu porti la speranza del Regno:
Cristo è vivente!
Rischiara il nostro cammino fino all'alba,
Stella dell'Avvento.

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