Gesù di nazareth capitolo 6

gesù di nazzaret capitolo 6

Gesù ammira la fede del centurione
Mt. 8, 1; 8, 5-13. Lc. 1, 1-10.

*Quando Gesù ebbe terminati questi suoi discorsi davanti al popolo che l'ascol-
tava, entrò in Cafarnao. Era ammalato e stava per morire a un centurione un 
servo che gli era molto caro. “E il centurione, sentito parlare di Gesù, gli inviò 
alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire a salvare il suo servo.
Venuti quelli da Gesù, lo pregavano accoratamente dicendo: « Merita che tu gli
conceda questo; egli ama la nostra nazione, e fu lui a fabbricarci la sinagoga ››.
Gesù andò con loro. Ma, giunto nei pressi della casa, il centurione gli mandò
incontro degli amici a dirgli: « Signore, non ti disturbare! Io non sono degno che
tu entri in casa mia; neppure mi stimai degno di venire da te; ma di una parola,
e il mio servo sarà salvo. ”Anch'io, pur non essendo che un subalterno, ho sotto
di me dei soldati, e dico a questo: Va', ed egli va; e a un altro: Vieni, ed egli viene;
e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa! ». Udite tali cose, Gesù l'ammirò e, rivoltosi
alla folla che lo seguiva, disse: « Io vi dico che neppure in Israele ho trovato tan-
ta fede ››.E, tornati a casa, gli inviati trovarono il servo guarito.

A Naim, Gesù risuscita il figlio di una vedova ,
Lc. 7, 11-17.

*In seguito Gesù andò in una città chiamata Naim, e l'accompagnavano i suoi di-
scepoli e molta folla. “Quando fu vicino alla porta della città, vide che portavano
fuori un morto, figlio unico di sua madre, e questa era per di più vedova, e molta
gente della città la seguiva. Vedutala, il Signore ne ebbe compassione e le disse: 
«Non piangere! ››. E, accostatosi, toccò il feretro i portatori allora si fermarono 
e disse: « Giovanetto, io te lo dico: alzati! ››. Il morto si alzò a sedere e incominciò 
a parlare; e Gesù lo rese alla sua madre. Allora tutti furono presi da timore, e
glorificavano Dio dicendo: « Un profeta grande è sorto in mezzo a noi. Dio ha visi-
tato il suo popolo». E questa voce si sparse per tutta la Giudea e in tutti i dintorni.

Gesù e i messi del Battista
Mt. 11, 2-6. Lc. 7, 18-23.

 * I suoi discepoli annunziarono a Giovanni tutte queste cose. E Giovanni chia-
mati due di questi discepoli,  li inviò dal Signore a domandargli: « Sei tu colui che
deve venire o dobbiamo aspettarne un altro? ››. E quelli, presentatisi a lui, gli
dissero: « Giovanni il Battista ci ha mandati da te a chiederti: “Sei tu colui che
deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?”››. In quell'ora stessa Gesù aveva
guarito molti da malattie e da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi aveva
dato la vista.  E Gesù rispose loro: « Andate a riferire a Giovanni le cose che avete
viste e udite: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sor-
di odono, i morti risorgono, la buona novella è annunziata ai poveri. E beato è
colui che non si sarà scandalizzato di me ››.

Gesù fa l'elogio di Giovanni
Mt. 11, 7-19. Lc. 7, 24-35.

 * Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di
Giovanni alle turbe: « Che andaste, a Vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal
vento? Dite, che andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ma quelli
che portano vesti splendide e_vivono in delizie abitano nei palazzi dei re. Che dun-
que siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anzi più d'un profeta. Egli e co-
lui del quale sta scritto: Ecco, io mando avanti il mio messaggero a preparare la 
via dinanzi a te".Vi dico che fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; 
ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. E tutto il popolo che l'ha 
udito, e gli stessi pubblicani hanno reso giustizia a Dio, facendosi battezzare da 
Giovanni, mentre i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, 
hanno reso vano il disegno di Dio su di loro. A chi dunque paragonerò gli uomini di
questa generazione, e a chi sono simili? Sono simili a quei fanciulli che siedono
nella piazza, e si richiamano gli uni gli altri dicendo: “Vi abbiamo suonato il flau-
to e voi non avete ballato; abbiamo fatto lamenti e voi non avete pianto”. “E ve-
nuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane né beve vino, e dite: “È in-
demoniato”. “È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e dite: “Ecco un
mangiatore e un bevitore, amico di pubblicani e di peccatori”. Ma alla Sapienza
è stata resa giustizia da tutti i suoi figli ››.

Gesù perdona la peccatrice
Lc. 7, 36-50

 * Un fariseo lo invitò a pranzo da lui, ed egli, entrato nella casa del fariseo, s'adagiò
a mensa.  Ed ecco che una donna della città, una pubblica peccatrice, saputo che
egli era a mensa nella casa del fariseo, venne recando un alabastro con dell'un-
guento “e stando dietro, vicino ai suoi piedi, incominciò a piangere e a bagnarli
di lacrime e li asciugava coi capelli del suo capo; baciava anche i suoi piedi e li pro-
fumava con l'unguento. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato diceva fra sé:
« Costui, se fosse profeta, saprebbe chi è, e qual genere di donna è quella che lo
tocca: che è una peccatrice». Gesù allora gli disse: « Simone, ho qualcosa da
dirti». Ed egli: « Maestro, di' pure ››.Un creditore aveva due debitori, uno
gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta.  Non avendo essi di che pagare,
egli condonò il debito ad ambedue. Chi di loro l'amerà di più? ››. Rispose Simone:
« Suppongo sia colui al quale fu più condonato ››. Gli rispose Gesù: « Hai giudicato
rettamente ››.  E, volto verso la donna, disse a Simone: « Vedi questa donna? So-
no entrato in casa tua e tu non mi hai dato acqua per i miei piedi: essa invece
ha bagnato i miei piedi con le sue lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu
non mi hai dato il bacio di saluto: essa invece da quando sono, entrato non ha
cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto il mio capo con olio: essa invece
mi ha unto i piedi con l'unguento.  Perciò, ti dico, le sono rimessi i suoi molti peccati,
perché ha molto amato. Ma colui a cui meno si perdona, meno ama ››.Poi disse alla 
donna: « Ti sono rimessi i tuoi peccati ››. E cominciarono i convitati a dire fra sé: 
Chi è costui che perdona persino i peccati?” Ma egli disse alla donna: « La tua fede 
ti ha salvata: va' in pace ››.

Gesù e i suoi parenti
Mc. 3,20-21.

 * Tornò poi in casa, e la folla accorse di nuovo, tanto che essi non potevano neppu-
re prender cibo. Avendolo saputo, i suoi vennero per impadronirsi di lui: « Perché
- si diceva - è fuori di sé ».

« Chi non è con me è contro di"me »
Mt. 12, 22-30. Mc. 3, 22-27. Lc. ll, 14-23.

 * Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Scacciato il demonio, il muto
parlò e le »fólle si meravigliarono. “Ma alcuni di loro dissero: « Egli scacciai de-
moni per mezzo di Beelzebul, il principe dei demoni ››. “E altri, per metterlo alla
prova, richiedevano da lui un segno dal cielo. "Ma egli, conoscendo i loro pen-
sieri, disse: «Ogni regno in sé diviso va in rovina, e una casa crolla sull'altra.  Se
dunque anche Satana è diviso in sé stesso come si reggerà il suo regno? Eppure voi
dite che io per mezzo di Beelzebul scaccio i demoni. "Ora se io per mezzo di Beel-
zebul scaccio i demoni, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Giudicatene voi
stessi. Se io invece scaccio i demoni con la potenza di Dio, allora vuol dire che il
Regno di Dio è giunto a voi. Quando un uomo forte, tutto armato, sta a guardia
della sua casa; tutti i suoi beni sono al sicuro. “ Ma se uno più forte di lui soprav-
viene e lo vince, gli toglie le armi nelle quali confidava e ne distribuisce le spo-
glie. Chi non è con me, è contro di me: e chi non raccoglie con me, disperde ››.

Il più grave peccato dei giudei: attribuire al demonio l'opera dello Spirito Santo
Mt. 12, 31-37. Mc. 3, 28-30.

 * Perciò vi dico: Ogni peccato e ogni bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la 
bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. "E a chi avrà parlato contro il 
Figlio dell'uomo si perdonerà, ma a chi avrà parlato contro lo Spirito Santo non si 
perdonerà né in questo mondo né nel mondo futuro. , O voi ammettete che l'albero è 
buono, e buono sarà anche il suo frutto, o ammettete che l'albero è cattivo, ed allora 
anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si riconosce l'albero. Razza di 
vipere, come potete voi dire cose buone mentre siete malvagi? La bocca infatti parla 
da quel che abbonda nel cuore.L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, e 
l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro cava cose cattive.Ora io vi dico che di ogni 
parola oziosa che gli uomini dicono renderanno conto nel giorno del Giudizio:dalle 
tue parole infatti sarai giustificato e dalle tue parole sarai condannato ››.

La parabola del demonio scacciato
Mt. 12, 43-45. Lc. 11, 24-26.

* Quando lo spirito immondo (cioè il demonio) è uscito dall'uomo, va errando
per luoghi aridi, in cerca di riposo: e, non trovandolo, dice: “Ritornerò nella casa
mia dalla quale sono uscito”. E venuto, la trova tutta spazzata e addobbata.  Allora 
va e prende altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrati, vi s'insediano: e l'ultima
condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima ».

«Chi fa la volontà di Dio, questi è mio fratello »
Mt. 12, 46-50. Mc. 3, 31-35. Lc. 8, 19-21; 11, 27-28.

 * Giunsero sua madre e i suoi parenti; e, fermatisii fuori, lo mandarono a chia-
mare. Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto « Ecco la madre tua e
i tuoi parenti sono qui fuori e ti cercano ››.Ma egli rispose loro: « Chi è la madre
mia, e chi sono i miei parenti? ». E, guardando in giro coloro che gli sedevano
attorno, disse: «Ecco la madre mia e i miei parenti.Chiunque fa la volontà di
Dio, questi mi è fratello, sorella e madre ››.Mentre egli parlava così, una donna
alzando la voce dalla folla gli disse: « Beato il grembo che ti ha portato e il seno 
che ti ha nutrito! ››. Ma egli rispose: « Piuttosto beati coloro che ascoltano la 
parola di Dio e l'osservano››.

Alcune donne si prendono cura di Gesù
Lc. 8, 1-3.

 * In seguito Gesù andava per città e villaggi predicando e annunziando il regno
di Dio. Erano con lui i dodici e alcune donne, ch'erano state liberate da spiriti
maligni e da infermità: Maria detta la Maddalena dalla quale erano usciti sette
demoni e Giovanna moglie di Cuza sovrintendente di Erode, e Susanna e molte
altre le quali li assistevano con le loro sostanze.

La parabola del semìnatore
Mt. 13, 1-9. Mc. 4, 1-9. Lc, 8, 4-8.

 *In quel giorno, uscito di casa, Gesù sedeva in riva al mare. E molta gente si
raccolse intorno a lui, sicché egli, montato in una barca, si sedette; e tutta la
moltitudine stava sulla riva. Ed egli parlò a loro molto a lungo in parabole 
dicendo: « Ecco, il semìnatore uscì a seminare. E, nel seminare, una parte 
del seme cadde ai bordi della strada; vennero gli uccelli e se lo beccarono. AI-
tro seme cadde su angoli rocciosi, dove non c'era molta terra: ma quando si levò
il sole bruciò e per mancanza di radici seccò. Altro poi cadde tra le spine; e le
spine crebbero e lo soffocarono. E altro cadde nella terra buona; e portò frutto,
dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.  Chi ha orecchi intenda ››.

Gesù spiega perchè parla in parabole
M1. 13, 10:17. Mc:4, 10:12. ~ Lc. 8, 9-10.

 * Allora, avvicinatisi i discepoli, gli dissero. « Perché parli loro in parabole? ››.
Egli rispose: Perché. a voi è stato concesso,di conoscere il misteri del Regno dei
cieli, mentre ad essi non è stato dato.  Infatti a chi ha sara dato e sarà nell'abbon-
danza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in
parabole, perché vedano senza riuscire a vedere e ascoltino senza riuscire ad 
ascoltare né capire. Così si compie per essi la profezia di Isaia la quale dice:
“Voi udrete con le orecchie, ma non intenderete, e vedrete con gli occhi, ma 
non comprenderete, poiché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: e
e hanno indurito le orecchie, e hanno chiuso gli occhi per non vedere con gli 
occhi, e per non sentire con le orecchie, e per non intendere col cuore e con-
vertirsi, e io li guarisca”.Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri 
orecchi perché ascoltano. In verità vi dico che molti profeti e giusti hanno 
bramato di vedere ciò che voi vedete, e non l'hanno veduto, e di udire ciò 
che voi udite, e non l'hanno udito ››.

Gesù dà la spiegazione della parabola del seminatore
Mt. 13, 18-23. Mc. 4, 13-20. Lc. 8, 11-15.

 *Ascoltate dunque il significato della parabola del seminatore. Quando uno
ode la Parola del Regno senza comprenderla, viene il Maligno e rapisce quel 
che è stato seminato nel suo cuore. Questi è l'uomo che ha ricevuto la semente 
ai bordi della strada. Quello che l'ha ricevuta su angoli rocciosi, è l'uomo che 
ascolta la Parola, e subito con gioia l'accoglie, ma non ha radici, è incostante: 
e quando viene la tribolazione o la persecuzione a causa della Parola, subito 
soccombe. “E il seme caduto fra le spine raffigura colui che ascolta la Parola; 
ma le preoccupazioni di questo mondo e il fascino delle ricchezze la soffocano 
e diviene infrutuosa. “E il seme seminato nella terra buona indica colui che ode 
la Parola e la comprende, `e fruttifica rendendo dove il cento, dove il sessanta, 
dove il trenta[per uno] ».

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