Cristo ogni sollecitudine

  Cristo ogni sollecitudine
Cristo.
O figlio, lasciami fare con te quello
che voglio; io so che cosa ti è necessario.
Tu invece pensi da uomo, e ragioni in
molte cose secondo che ti spinge il sen-
timento umano.

il credente
- Maestro, è vero quello che tu dici.
È più grande la' tua premura per me, di
tutte le cure che io stesso posso prender-
mi dei miei propri interessi. Così conviene
che, chi non riversa ogni sua preoccupa-
zione in te, vive in balia del caso.
O Signore, purché la mia volontà per-
severi retta e ferma verso di te, fa di me
tutto ciò che ti piacerà, poiché tutto ciò
che tu farai non può non essere buono.
- Se tu vuoi che io viva ignorato sii
benedetto; se tu vuoi che io viva famoso
sii ancora benedetto. Se tu vuoi che io
viva nelle tenebre (dell'aridità spirituale)
sii benedetto; se tu vuoi che io viva nella
luce (della tua presenza sensibile) sii due
volte benedetto. Se ti degni di consolar-
mí, sii benedetto; se vuoi ch'io sia angu-
stiato sii ugualmente benedetto.

Cristo.
- Sì, o figliolo, bisogna che tu ti
comporti così se vuoi procedere (nella
via) insieme con me. Devi essere sempre
pronto tanto a patire che a godere. Devi
accettare volentieri tanto di essere biso-
gnoso e povero, che di essere ben fornito
e grande nel tuo essere.

Il credente.
- O Signore, io volentieri patirò per
amor tuo tutto quanto tu vorrai che mi
capiti. .Voglio ricevere dalle tue mani in-
differentemente il buono e il cattivo, il
dolce e l'amaro, la gioia e la tristezza; e
ringraziarti per tutto quanto mi capiterà.
Custodiscími da ogni peccato e non teme-
rò né la morte né l'inferno. Basta che tu
non mi rigetti lontano da te in eterno e
non mi cancelli dal libro della vita; qua-
lunque tribolazione mi venga addosso al-
lora non mi nuocerà.

Rifletti
Iddio, Padre clementissimo di tutti gli uomi-
ni, conosce i nostri bisogni molto meglio di noi
ed il suo infiníto amore lo rende sensibile ai no-
stri bisognit Egli solo può liberarci da ogni sor-
ta di mali e ricolmarci di ogni bene: nulla ci
avviene di male senza che Egli lo permetta. Dob-
biamo quindi prendere questa decisione: di get-
tarci cioè amorosamente nelle braccia della Divina
Provvidenza e deporre nel seno di Dio ogni in-
quietudine ed angustia.

Preghiera
Fa' dunque di me, o Signore, quello che più
ti aggrada. I beni ed i mali, tutto son disposto
a ricevere dalla tua mano paterna con indiffe-
renza e rassegnazione, anzi con gioia e ringrazia-
mento. In una cosa sola Tu non vuoi ch'io sia
indifferente, cioè nel fare con la mia eterna sa-
lute. Mi opprìmi pure con ogni sorta di mali,
o mio Dio, ma preservami dal peccato: privami
di molti beni, ma non togliermi quelli della
grazia.





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