Mia Madre ( Maria )
Beati i puri di cuore! - dissi un giorno sulla terra. Ma il mondo, mio nemico, non vuol saperne; si arrotola nel fango e si avventa contro tutto ciò che sa di purezza.
Menti malsane, oggi piú che in altro tempo, hanno preso di mira la purezza verginale della Madre mia, mettendola a livello delle altre donne.
Quale insulto per la Regina del Cielo e quale dolore per me! Anche il mio Padre Putativo, il castissimo Giuseppe, è coinvolto da questa ondata di fango diabolica.
Mia Madre fu purissima prima del parto. Isaia preannunziò secoli innanzi che io sarei nato da Vergine.
Fu purissima dopo il parto e lo dimostra la Tradizione Autentica della Chiesa, comprovata dalla sana Cristianità, dai Concili e dal Magistero dei Papi.
Lo dimostra anche e specialmente la risposta data a Gabriele all'annunzio di divenire madre: « Come avverrà ciò, poiché non conosco uomo?
il che significa che non intendeva conoscerne, perché, se avesse voluto vivere la vita comune delle altre donne, non avrebbe data all'Angelo quella risposta, ma avrebbe detto senz'altro: Accetto di divenire madre!
Fu purissima la Madre mia, Terreno eletto e preparato per germogliare me, Giglio delle valli. Dava il latte a me, Uomo-Dio; era interrottamente in intimità con il Re della gloria ed i suoi pensieri erano rivolti al Cielo e non alla terra.
Gli Angeli aleggiavano sulla Casa di Nazareth, adorando me e benedicendo la Madre di un Dio Umano, scelta dalla Sacrosanta Trinità ad essere la Regina dei vergini, la Vergine per eccellenza.
Se nel mondo ho schiere di anime vergini, che si sono legate a me con voto, anime con le conseguenze della colpa originale, eppure sono veri Angeli in carne, perché dubitare della perenne verginità della Madre mia, esente dalla colpa di origine, Capolavoro della Onnipotenza di un
Dio, dotata di oceano di grazia, Creatura Eccellentissima da ecclissare la virtú delle anime piú elette, Faro luminoso dell'umanità, risplendente piú che il sole nel firmamento?
La Vergine Madre fu sempre Giglio candidissimo, profumato per inebriare me e la Corte Celeste.
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